La Storia

L’intera proprietà prende il nome da mia nonna: Fernanda Clelia Iellamo.
Appena sposata, da Roccella Jonica, piccolo e grazioso paese adagiato sul Mar Ionio della Calabria, si trasferì a Locri, vicino centro culturale ed amministrativo, in una palazzina liberty interamente progettata e fatta realizzare nel 1921 da suo marito, l’ingegner Francesco Barillaro.

Troppo ardente era, però, in lei il desiderio della vita in campagna che le rievocava spensierati ricordi di fanciullezza.
È così, nel 1936, decise di acquistare alcuni ettari di un antico uliveto in località Santa Monica, integrandolo nel tempo con vigneti, un agrumeto ed altri alberi da frutta.

 

Immaginate questa donna, giovane e volitiva, appartenente alla borghesia calabrese degli anni ’30, trascorrere mesi interi fuori città per sovraintendere ai lavori agricoli ed edili necessari per costruire la casa di campagna, garantire alloggio ai coloni, avviare una produzione agricola, dar vita insomma al suo sogno trasmettendolo, negli anni, alla figlia Maria e alle successive generazioni.

 

Il coraggio di Clelia, la passione di Maria, mia mamma, e l’amore per questo luogo che io e mia moglie Sonia abbiamo ereditato, preservato e continuato ad amare, sono oggi condivisi insieme a nostra figlia Diletta.

A distanza di quattro generazioni, abbiamo ancora il privilegio e l’onore di godere di tanta bellezza, realizzando un sogno che si rinnova.

Abbiamo potuto scoprire e apprezzare sempre più, quanto la terra significhi coraggio, passione, tenacia ma, soprattutto, amore per la vita!

È questo lo spirito con cui io e Sonia, appena sposi, abbiamo scelto di far “ri-vivere” il luogo del cuore della mia famiglia, trasferirci permanentemente, ristrutturare Villa Clelia e curare la proprietà, preservando la natura di ciò che già c’era e valorizzando la bellezza del luogo.

Di recente, abbiamo pensato che le nostre emozioni potessero e dovessero essere condivise anche con gli ospiti che lo avessero desiderato, offrendo la possibilità di soggiornare nelle nostre Residenze.

Condividere bellezza, natura, luoghi ed emozioni di Villa Clelia, offrire relax al corpo, al cuore e alla mente è diventato per noi un piacere: il piacere dell’ospitalità!

L’orto di famiglia cui gli ospiti possono servirsi, l’olio extravergine degli ulivi di cultivar geracese di nostra produzione, il relax della piscina immersa nella natura mediterranea, rendono ancor più speciale il loro soggiorno.

Da questo luogo del cuore, si può andare poi alla scoperta della Calabria, del suo mare incontaminato, dei suoi colori, dei suoi sapori, di una storia secolare ma, anche, di tante inaspettate e piacevoli sorprese.

L’innata ospitalità di questa terra prende nuova forma, ricca di emozioni e di consapevole gratitudine… da condividere.

Le donne di Villa Clelia

La storia dei luoghi è segnata sempre dalle persone che li hanno amati e che ne hanno colto la bellezza, custodendola e valorizzandola.

Villa Clelia è frutto dell’amore e passione di “Donne” importanti: Clelia, Maria, Sonia e Diletta.

Mia nonna Clelia che desiderò ardentemente una proprietà di ulivi secolari dove poter coltivare vigneti ed agrumeti.

Mia madre Maria che, insieme al suo amatissimo Joe, seppe custodire negli anni l’intimità dei luoghi e viverli per lunghi periodi nella bella stagione. 

Mia moglie Sonia che, grazie alle emozioni trasmesse dal suo adorato nonno Peppe amante della natura, ha guidato amorevolmente, per vent’anni, la rinascita e valorizzazione di Villa Clelia, facendola diventare la nostra dimora permanente, con l’orgoglio di chi l’ha preceduta e trasformando così il nostro timido sogno in realtà.

Ed infine, Diletta, nostra figlia, che ama Villa Clelia e che cresce avvolta dalla natura e dall’affetto della famiglia e dei tanti amici che rendono prezioso questo luogo, nel ricordo di indimenticabili giornate trascorse insieme.

Diletta è lo sguardo al futuro, qualunque esso sarà, consapevole di godere del dono del presente, nel ricordo e con la riconoscenza di chi tutto ciò prima di lei ha amato, desiderato, costruito ed offerto alle future generazioni.

Grazie alle “mie” Donne per avermi tutte incondizionatamente amato!

paolo firma